Open innovation: sinergia tra F. Divella S.p.A. e università
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Dare agli studenti l’opportunità di fare un’esperienza diretta nel mondo del lavoro, affrontando concrete proposte di innovazione delle aziende. E’ la sfida che ha accettato la F. Divella S.p.A aderendo all’iniziativa “Orsù Innovation Lab”, laboratorio di competenze trasversali dell’Università degli Studi di Bari che ha consentito agli studenti di esprimere creatività e motivazione, quali ingredienti principali per gestire  i processi innovativi in un percorso di quattro mesi durante il quale gli stessi studenti hanno interagito costantemente con una delle aziende leader di produzione di pasta in Italia. Uno scambio virtuoso che ha generato un’empatia tra azienda e studenti attraverso anche il coinvolgimento di importanti player della mobilità alternativa e sostenibile a livello nazionale e con aziende cooperative che lavorano nell’ambito del turismo sostenibile. Utilizzando un approccio  alternativo basato sul design Thinking anche l’azienda rutiglianese si è messa in gioco e da questa sfida è emerso un progetto che si è tradotto in soluzioni applicative sulla ecofriendly mobility partendo da un settore tradizionale come quello della pasta e della filiera grano pasta. “Abbiamo aderito con grande entusiasmo a questa iniziativa con gli studenti dell’università di Bari e del politecnico –ha dichiarato Francesco Divella, responsabile marketing F. Divella S.p.A – che hanno fornito con il loro entusiasmo e con la loro mente fresca spunti interessanti su un argomento per noi importantissimo come la sostenibilità. E’ stata un’occasione per conoscere il “fantastico mondo della produzione della pasta” (come l’hanno definito gli studenti) ma anche per capire quali sono le difficoltà pratiche che si scontrano con, ad esempio, esigenze produttive delle aziende. Questa attività testimonia l’attenzione dell’azienda Divella – ha concluso Francesco Divella – verso le nuove generazioni e l’importanza di un dialogo virtuoso tra aziende e mondo dell’Università e della ricerca basato su una contaminazione trasversale positiva”. I risultati del lavoro svolto (coordinato dal professor Mario Carrassi del Dipartimento di Economia e Finanza con la collaborazione del professor  Michele D’assisti, Delegato del Rettore del Politecnico di Bari alla sostenibilità) sono stati presentati nel corso di un evento on line da team composti da studenti dell’Università e del Politecnico di Bari.

Fonte: Gazzetta del mezzogiorno

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